約 1,347,952 件
https://w.atwiki.jp/gunnersunion/pages/255.html
強化前 全強化後強化必要素材 入手方法 画像 特殊能力 HP10%自動修理 研究所 世代 開発 製造 強化 6 強化前 HP 攻撃力 攻撃回数 攻撃タイプ 射程 ガード回数 速度 480 176 1 ライン(電) 5 1 4 放熱時間 06:30:00 全強化後 HP 攻撃力 攻撃回数 攻撃タイプ 射程 ガード回数 速度 1 ライン(電) 5 1 7 放熱時間 06:30:00 強化必要素材 量産型設計図x30 演算加速装置x15 ツインドライブx10 レーザーバレルx5 フォースリキッドx3 強化項目 スピードアップ 威力増加 製造時間短縮 製造コスト削減 HP増加 必要資源 資金x鉄鉱石x石油x 資金x鉄鉱石x石油x 資金x鉄鉱石x石油x 資金x鉄鉱石x石油x 資金x鉄鉱石x石油x 必要時間 :: :: :: :: :: 修理費: FM 入手方法 ①2013/11/09~2013/11/10PVP景品 名前 コメント
https://w.atwiki.jp/japanesehiphop/pages/1355.html
for TRIUNE GODS
https://w.atwiki.jp/japanesehiphop/pages/1758.html
for ARTIFACTS ・ANALOG [WORKS] 2000 ACROSS THE GLOBE(white)/DJ YAS ACROSS THE GLOBE/DJ YAS 2014 HERITAGE/CARREC 2019 NEXT STAGE/LAMP EYE
https://w.atwiki.jp/yakiimo/pages/8.html
キャラ紹介(><) ・MADARA 職業 : 両手Agi騎士 57/20 ステ振り: Agi Str Dex Vit Int=Lux 所属G : 石焼芋 感想 : 騎士になりました(><)b これからはみんなの壁役こなせるようがんばりやす(^^) そして・・・装備が屑なので、これからも金欠は続く・・・・(;;) ・コメント : メインはMADARAです(^^; 早く退院して両手操作がしたいっす(;;) 現在右手のみで操作中・・・・ ジャンヌ、JILS・・・家出しました・・・(;;)カムバ~ック(;;) 最強必殺スキル:剣士での「なんでやねん!!」応急手当・・(-ー-)ニヤリ ペコペコ(ジョニ~)が突然あばれだす・・・・
https://w.atwiki.jp/on-iki/pages/20.html
曲名 最低音 最高音 裏声 その他フェイクなど 月光花 mid1F# hiA Shining ray mid1G hiA# ダイヤモンドヴァージン mid1G hiB Destination mid2A hiA DOLLS mid1F# hiA Dry? mid1E hiB feel the wind mid2A hiB Black Jack mid1G hiA# 振り向けば... mid1F# hiA hiA hiB(地/ラスト) HEAVEN mid1F# hiA メビウス mid1G# hiA# Acid Black Cherry 曲名 最低音 最高音 裏声 その他フェイクなど 愛してない mid1G hiA# SPELL MAGIC mid1B hiB hiC(地/ラスト) 冬の幻 mid2A hiA hiC Black Cherry mid1F hiA mid2F#
https://w.atwiki.jp/tsutaya/pages/37.html
■シングル ■アルバム
https://w.atwiki.jp/chibaho/pages/177.html
ようみん【ようみん】 ニコニコでのニックネームは「yoe」 ニコニコよりstickamでのほうが有名? なぜかゲイというコメントがよくつく スティッカムのプロフィールによると 東京出身イギリス留学中の政治学専攻の大学院生AB型 趣味はニコニコ動画 【ようみんの動画一覧】 「ムーンウォークのお手本を見せてやんよ」 「パントマイムの見本も見せてやんよ」 「巻きタバコで一箱¥1,000時代を乗り切ろう!」 「散歩動画 適当に語る」 「散歩動画」 「どっかで見た事ある動画(黒人ver.)」 「政治タグの皆さんにちょっと聞きたいのですが」
https://w.atwiki.jp/oper/pages/1647.html
ATTO SECONDO (Appare una piazza d una torre rotonda, nelle case dei Malatesti in Rimini. Due scale laterali di dieci gradini salgono dalla piazza al battuto della torre; una terza scala fra le due, scende ai sottoposti solai, passando per una botola. Sì scorgono i merli quadri di parte guelfa muniti di bertesche e di piombatoie. Un màngano poderoso leva la testa dalla sua stanga e allarga il suo telaio di canapi attorti. Balestre grosse a bolzoni e verrettoni a quadrelli, baliste, arcubaliste e altre artiglierie da corda sono postate in giro con lor martinetti, girelle, torni, arganelli, lieve. La cima della torre malatestiana irta di macchine e d armi campeggia nell aria torbida dominando la città di Rimini donde spuntano soli in lontananza i merli a coda di rondine che coronano la più alta torre ghibellina. Alla parete destra è una porta; alla sinistra, una stretta finestra imbertescata che guarda l Adriatico.Si vede nell andito il torrigiano, occupato ad attizzare le legna sotto una caldaia fumante. Egli ha ordinato contro la muraglia le cerbottane, i sifoni le aste delle rocche a fuoco e delle falariche e accumulato intorno ogni sorta di fuochi lavorati. Su la torre presso il màngano, un giovane balestriere sta alle vedette) Scena Prima ▼TORRIGIANO▲ È ancora sgombro il campo del comune? ▼BALESTRIERE▲ Pulito come il mio targone. ▼TORRIGIANO▲ Ancora nessun sì mostra! (Francesca entra dalla porta destra e s avanza lungo la parete fino al pilastro che regge l arco) ▼FRANCESCA▲ Berlingerio! ▼TORRIGIANO▲ (sobbalzando) Chi chiama? Oh, Madonna Francesca! (Il balestriere ammutolisce e resta attonito a guardarla, poggiato al màngano) ▼FRANCESCA▲ È salito alla Mastra Messer Giovanni? ▼TORRIGIANO▲ No, non ancora, Madonna. L aspettiamo. ▼FRANCESCA▲ (accostandosi) E nessun altro? ▼TORRIGIANO▲ Nessun altro, Madonna. Scena Seconda (Francesca si avvicina alla botola in cui scende la scala della torre, e ascolta vigile) ▼FRANCESCA▲ E tu che fai? ▼TORRIGIANO▲ Preparo fuoco greco, falariche e diverse altre carezze per i Parcitadi. ▼FRANCESCA▲ Il fuoco greco! Chi si salva? Non l avevo mai veduto. È vero che non si conosce alla battaglia strazio più terribile? È vero che arde nel mare, arde nei fiumi; brucia, le navi. brucia le torri. soffoca. ammorba. Secca, repente il sangue dell uomo. fa delle carni e dell ossa una cenere nera. trae dallo strazio dell uomo urli di belva che Impazza i cavalli, che impietrano i più prodi? ▼TORRIGIANO▲ Morde e divora ogni genia di cose vive e morte. ▼FRANCESCA▲ Ma come siete voi osi di maneggiarlo? ▼TORRIGIANO▲ Noi n avemmo licenza da Belzebú che é il principe dei Demoni e viene parteggiando pei Malatesti. ▼FRANCESCA▲ Qualcuno sale per la scala. Chi È che sale? ▼TORRIGIANO▲ Forse è Messer Giovanni. ▼FRANCESCA▲ (china verso la cateratta) Chi sei tu? Chi sei tu? ▼LA VOCE DI PAOLO▲ Paolo! (Francesca s ammutolisce indietreggiando) Scena Terza (Paolo sale i gradini rapidamente e si volge alla cognate che s è ritratta verso la muraglia. Il balestriere torna alla vedetta) ▼PAOLO▲ Francesca! ▼FRANCESCA▲ Date il segno, Paolo, date Il segno. Non temete Di me, Paolo. Lasciate ch io rimanga A udir lo scocco delle balestre. Donarmi un bello elmetto Voi dovreste, signore mio cognato. ▼PAOLO▲ Vel donerò. ▼FRANCESCA▲ Tornato di Cesena siete? ▼PAOLO▲ Tornato di Cesena oggi. ▼FRANCESCA▲ Smagrato siete un poco e impallidito Anche un poco, mi sembra. ▼PAOLO▲ Medicina non chiedo, erba non cerco Per sanarmi, sorella. ▼FRANCESCA▲ Un erba io m avea, per sanare, In quel giardino dove entraste un giorno Vestito d una veste che si chiama Frode nel dolce mondo. ▼PAOLO▲ Non la vidi, Nè seppi dov io fossi Nè chi mi conducesse in quel cammino, Ma sol vidi una rosa Che mi si offerse più viva che il labbro D una fresca ferita, e un canto giovine Udii nell aria. ▼FRANCESCA▲ Videro gli occhi miei l alba, La videro i miei occhi Sopra di me con l onta e con l orrore. ▼PAOLO▲ Onta et orrore sopra Di me! La Luce non mi trovò dormente. La pace era fuggita Dall anima di Paolo Malatesta E tornata non è, nè tornerà più mai, più mai. Come debbo io morire? ▼FRANCESCA▲ Come lo schiavo al remo Nella galea che ha nome Disperata. Così dovete voi morire. (S odono i tocchi della campana di Santa Colomba. Entrambi gli immemori trasalgono) Ah! dove siamo noi? Chi chiama? Paolo, che fate? (Il torrigiano e il balestriere, intenti a caricare le balestre e a incoccare le aste dei fuochi lavorati, balzano al suono) ▼TORRIGIANO▲ Il segno! Il segno! Viva Malatesta! (Egli accende una falarica e la scaglia verso la città. Dalla botola sale gridando a furia uno stuolo di balestrieri; occupa la piazza della torre e dà mano alle armi e alle macchine) ▼BALESTRIERE▲ Viva Messer Malatesta e la Parte Guelfa! Mora Messer Parcitade, e i Ghibellini! (Dai merli è un grande saettare di fuochi che infiammano l aria caliginosa, Paolo Malatesta sì toglie dal capo l elmetto e lo dà alla cognata) ▼PAOLO▲ Ecco l elmetto che io vi donno. ▼FRANCESCA▲ Paolo! (Paolo sale di corsa alla torre. La sua testa chiomata soverchia la gente d arme che travaglia. Francesca gittato il dono, lo insegue chiamandolo tra lo scocco e il clamore) ▼PAOLO▲ Datemi una balestra! ▼FRANCESCA▲ Paolo! Paolo! ▼PAOLO▲ Una balestra! Un arco! ▼FRANCESCA▲ Paolo! (Un balestriere stramazza con la gota forata da un quadrello avverso) ▼TORRIGIANO▲ Madonna, ritiratevi, per Dio, che si comincia a mordere il battuto qui. ▼CORO DI▲ ▼BALESTRIERI▲ La torre Galassa risponde Viva Messer Malatesta! Viva Verrucchio! (Francesca tenta di respingere i balestrieri che le impediscono il passo. Paolo avendo tolto una balestra, ritto sul murello, saetta a furia, esposto ai colpi avversi, come un forsennato) ▼FRANCESCA▲ Paolo! (Paolo si volge al grido e scorge la donna fra il vampeggiare dei fuochi. Toglie il pavese d un balestriere e la copre) ▼PAOLO▲ Ah, Francesca, scendete! Che demenza è questa? (Egli la spinge giù da una dalle scale laterali. Ella, disotto al pavese dipinto, guata la faccia del cognato furente e bella) ▼FRANCESCA▲ Voi demente! Voi demente! ▼PAOLO▲ E non debbo io morire? (Egli getta il pavese e tiene la balestra) ▼FRANCESCA▲ Non è l ora, Non è venuta l ora. ▼PAOLO▲ Sì questa è l ora, se voi mi guardate Spirare, se mi solevate il capo Da terra con le vostre mani. (Con un gesto impetuoso egli trae la donna verso la finestra imbertescata e le porge la funicella che pende dalla cateratta) Alzate le bertesca. (Paolo raccoglie un fascio di dardi e lo getta ai piedi di Francesca. Poi carica la balestra. Francesca solleva con la fune la bertesca, e per il varco appare il gran mare splendente dell ultima luce. Paolo pone la balestra a mira e scocca) ▼FRANCESCA▲ Questo cimento È il giudizio di Dio per la saetta. Fratello in Dio, la macchia della frode Che hai su l anima tua. Perdonata ti sia con grande amore. (Tenendo nelle mani tesa la fune, elle s inginocchia e fa preghiere, con le pupille sbarrate e fisse al capo inerme di Paolo. La bertesca alzata lascia vedere il mare splendente. Il saettatore carica l arme e scocca, senza tregua. Di tratto in tratto le verrette ghibelline entrano per la finestra e battano nel muro di contro e cadono sul pavimento senza ferire. La crudeltà dell ambascia sconvolge il viso della pregante. Paolo avvendo scagliato alcuni dardi, prende la mira con più acuta volontà come per far colpo maestro; e scocca. S ode il clamore ostile) ▼PAOLO▲ (con atroce gioia) Ah, Ugolino, in mal luogo t ho colto! (Grande intanto sulla torre è la gazzarra dei balestrieri. Taluni trasportano a braccia giù per la botola gli uccisi e i feriti) ▼BALESTRIERE▲ Ah! Messer Ugolino Cignatta è stramazzato da cavallo. È morto! È morto! Vittoria a Malatesta! (Un dardo rasenta il capo di Paolo Malatesta, passandogli attraverso la chioma. Francesca getta un grido, abbandonando la fune; e balza in piedi, prende fra le mani il capo del cognato credendolo trafitto, gli cerca tra i capelli la ferita. Più la sbigottisce il pallore mortale che si sparge sul volto di lui in quell atto. La balestra cade a terra) ▼FRANCESCA▲ Paolo! Paolo! Che mai è questo, o Dio? Paolo! Paolo! Non sanguini, Non hai stilla di sangue sul tuo capo, E sembra che tu ti muoia! Paolo! Paolo! (Ella si guarda le mani per vedere se il sangue le tinga. Sono bianche. Di nuovo cerca, con grande affanno) ▼PAOLO▲ (soffocatamente) Ah non mi muoio! Francesca. Ferro non m ha toccato. ▼FRANCESCA▲ Salvo, salvo e puro! inginocchiati. ▼PAOLO▲ Ma le vostre mani toccato m hanno, e l anima disfatta m è dentro il cuore, e forza più non ho d esser vivo… ▼FRANCESCA▲ Inginocchiati! ▼PAOLO▲ …dopo che ho vissuto Di sì veloce forza… ▼FRANCESCA▲ Pel tuo capo, inginocchiati! Inginocchiati, E rendi grazie a Dio! ▼PAOLO▲ … Tutto raccolto intorno Al mio cuor furibondo il mio coraggio E tutta dentro chiusa La potenza del mio malvagio amore. ▼FRANCESCA▲ Perduto! Sei perduto! Di che sei folle! Pel tuo capo, Di che sei folle, e che l anima tua misera non udi la parola della tua bocca. Scena Quarta ▼BALESTRIERE▲ Vittoria! Viva Messer Giovanni Malatesta! (Lo Sciancato è apparso per la botola, su la scala della Torre Mastra, tutto in arme, con una verga sardesca nella mano. Egli sale i gradini zoppicando, e com è su la cima, leva in alto quel suo terribile spiedo, mentre l aspra sua voce fende il clamore) ▼GIANCIOTTO▲ Per Dio, gente poltrona, Razzaccia sgherra, Io son capace Di manganarvi tutti giù nell Ausa Come carogne. (Paolo raccatta il suo elemetto e, copertosi il capo, va verso la torre, Francesca trapassa verso la porta onde venne, l apre e si china nel vano a parlare) ▼GIANCIOTTO▲ Non amo la gazzarra. Orsù, bisogna Manganare una botte grande. Di , Berlingerio, dov è il mio fratello Paolo? (Smaragdi appare all uscio; poi udito un ordine sommesso della sua signora, dispare. Francesca rimane alla soglia) ▼PAOLO▲ Eccomi. Sono qui, Giovanni. Io era Quelli della finestra imbertescata. ▼GIANCIOTTO▲ (si volge alla gente d arme) Tal colpo esser dovea Di man d un Malatesta, Balestratori di millanterie. (La schiava ricompare con un anguistara e una coppa. Francesca ritorna verso il marito per mostrasi. Gianciotto scende verso il fratello) Paolo, buone novelle Io ti reco. (Egli scorge la sua donna. Subito la sua voce trova un accento più dolce) Francesca! ▼FRANCESCA▲ Salute a voi, Signore, che recate la vittoria. (Lo Sciancato le va incontro e l abbraccia) ▼GIANCIOTTO▲ Mia cara donna, come Ora vi ritrovate in questo luogo? (Ella repugna all abbraccio) ▼FRANCESCA▲ Gran sete voi dovete avere. ▼GIANCIOTTO▲ Sì, ho gran sete. ▼FRANCESCA▲ Smaragdi, porta il vino. (La schiavi si appressa con l anguistara e la coppa) ▼GIANCIOTTO▲ (con attonita gioia) E come, donna, aveste voi pensiero Della mia sete? Cara donna mia! (Francesca versa il vino e porge la coppa al marito. Paolo è in disparte, silenzioso, a vigilare la gente che appresta la botte incendiaria) ▼FRANCESCA▲ Ecco, bevete, È vino di Scio. ▼GIANCIOTTO▲ Prima bevete, in grazia, un sorso. (Francesca accosta le labbra alla coppa) È dolce cosa rivedere la vostra faccia, dopo La battaglia, e da voi avere offerta Una coppa di vin possente, e beverla D un fiato! (Egli vuota la coppa) Cosi, tutto si rallegra Il cuore. E Paolo? Paolo, vieni. Non hai tu sete? Lascia Il fuoco greco per il vino greco. Donna, versategli una piena coppa E bevetene un sorso anco, per fargli Onore; e salutatelo, il perfetto Saettatore. ▼FRANCESCA▲ Salutato già io l avea. ▼GIANCIOTTO▲ Quando? ▼FRANCESCA▲ Quando saettava. Bevete, mio cognato, nella coppa Dove ha bevuto il fratel vostro. E buona ventura Iddio vi dia, All uno come all altro, et anche a me! (Paolo, beve, guardando Francesca nelle pupille. Francesca volge la faccia nell ombra e muove qualche passo verso la torre. La schiava si trae in disparte e resta immobile) ▼FRANCESCA▲ (dal fondo) Sciagura! Non vedete? Non vedete Malatestino, là, Malatestino Portato a braccia dagli uomini d arme, Con le fiaccole? Ucciso l hanno al padre! (Malatestino ferito viene portato su a braccia per la scala della torre, tra fiaccole accese, in sembiante di cadavere. L ombra si fa più folta) Scena Quinta (Francesca accorre verso la compagnia che discende per una delle scale laterali passando tra i balestrieri, i quali tralasciano l opera e fanno ala silenziosi. Gianciotto e Paolo accorrono. Due arcieri portano di peso il giovinetto sanguinoso. Quattro arcieri dai lunghi turcassi l accompagnano con le fiaccole. I portatori adagiano il corpo di Malatestino sopra un fascio di corde. Gianciotto, palpa il corpo del giovine fratello e gli ascolta il cuore) ▼GIANCIOTTO▲ Francesca, no, non è morto! Respira E il cuore ancora gli batte. Vedete? Rinviene. Il colpo tramortito l ha un poco, ma rinviene. Pietra scagliata a mano, non da fionda! Via, non è nulla. Malatestino! Bevi, Malatestino! (Francesca versa tra le labbra del giovinetto qualche stilla da vino. Paolo segue con gli occhi avidi tutti i gesti de lei. Malatestino scrolla il capo; e, al dolore, fa l atto di alzare verso il sinistro occhio ferito la mano ancora chiusa nella manopola. La cognata gli ferma il gesto) ▼MALATESTINO▲ (come un che svegli di subito, con violenza) Fuggirà, fuggirà… Non è sicura la prigione… Io vi dico ch ei saprà Fuggire… Padre, datemi licenza Ch io gli tagli la gola! Io ve l ho preso. ▼GIANCIOTTO▲ Malatestino, non mi riconosci? Montagna è in buoni artigli. Sta sicuro Che non ci fuggirà. ▼MALATESTINO▲ Giovanni, dove Sono? Oh, cognata, e voi? (Egli leva ancora la mano all occhio percosso) Che m ho nell occhio? ▼GIANCIOTTO▲ Un buon colpo di pietra t hanno accoccato. Senti gran dolore? (Il giovinetto si alza in piedi e scrolla il capo) ▼MALATESTINO▲ Sassate di saccardi ghibellini Non hanno da dolere, Mettetemi una fascia e datemi da bere; E a cavallo, a cavallo! (Francesca si toglie la benda che le chiude le gote e gli fascia l occhio) ▼GIANCIOTTO▲ Ci vedi? ▼MALATESTINO▲ Uno mi basta. ▼CORO DI BALESTRIERE▲ (eccitati dal coraggio del giovinetto) Viva, viva Messer Malatestino Malatesta! ▼MALATESTINO▲ A cavallo, a cavallo! (Esce correndo seguito dagli arcieri con le torcie) ▼GIANCIOTTO▲ (volgendosi ai balestrieri) La botte! La botte! È pronto il tutto? (Egli va verso la torre, a guidare l operazione del màngano. S ode il grido gutturale con cui gli uomini accompagnano lo sforzo del sollevare la botte incendiaria e del caricare il màngano. Di sopra I merli, la vampa delle arsioni si spande nel cielo e cresce. Le campane suonano a stormo. S odono squilli di trombe) ▼GIANCIOTTO▲ (su la torre) Pronto? Scarica! Scarica! (S ode lo strepito del màngano che scaglia a distanza la botte provvista della miccia accesa) ▼BALESTRIERI▲ Vittoria a Malatesta! Viva la parte Guelfa! Mora, mora Il parcitade con I Ghibellini! (Paolo va verso la torre ov è ricominciato il getto delle rocche e delle falariche. Francesca, rimasta sola nell ombra, si fa il segno della croce, cadendo, su I ginocchi e prostrandosi fino a terra. In fondo, un chiarore più violento illumina il cielo) ▼BALESTRIERI▲ A fuoco! A fuoco! Mora il Parcitade! A fuoco! Mora il Ghibellino! Viva La parte Guelfa! Viva Malatesta! (Le saette incendiarie partono a volo tra I merli. Le campane suonano a stormo. Le trombe squillano tra la gazzarra nelle vie della città arsa e insanguinata) ATTO SECONDO (Appare una piazza d una torre rotonda, nelle case dei Malatesti in Rimini. Due scale laterali di dieci gradini salgono dalla piazza al battuto della torre; una terza scala fra le due, scende ai sottoposti solai, passando per una botola. Sì scorgono i merli quadri di parte guelfa muniti di bertesche e di piombatoie. Un màngano poderoso leva la testa dalla sua stanga e allarga il suo telaio di canapi attorti. Balestre grosse a bolzoni e verrettoni a quadrelli, baliste, arcubaliste e altre artiglierie da corda sono postate in giro con lor martinetti, girelle, torni, arganelli, lieve. La cima della torre malatestiana irta di macchine e d armi campeggia nell aria torbida dominando la città di Rimini donde spuntano soli in lontananza i merli a coda di rondine che coronano la più alta torre ghibellina. Alla parete destra è una porta; alla sinistra, una stretta finestra imbertescata che guarda l Adriatico.Si vede nell andito il torrigiano, occupato ad attizzare le legna sotto una caldaia fumante. Egli ha ordinato contro la muraglia le cerbottane, i sifoni le aste delle rocche a fuoco e delle falariche e accumulato intorno ogni sorta di fuochi lavorati. Su la torre presso il màngano, un giovane balestriere sta alle vedette) Scena Prima TORRIGIANO È ancora sgombro il campo del comune? BALESTRIERE Pulito come il mio targone. TORRIGIANO Ancora nessun sì mostra! (Francesca entra dalla porta destra e s avanza lungo la parete fino al pilastro che regge l arco) FRANCESCA Berlingerio! TORRIGIANO (sobbalzando) Chi chiama? Oh, Madonna Francesca! (Il balestriere ammutolisce e resta attonito a guardarla, poggiato al màngano) FRANCESCA È salito alla Mastra Messer Giovanni? TORRIGIANO No, non ancora, Madonna. L aspettiamo. FRANCESCA (accostandosi) E nessun altro? TORRIGIANO Nessun altro, Madonna. Scena Seconda (Francesca si avvicina alla botola in cui scende la scala della torre, e ascolta vigile) FRANCESCA E tu che fai? TORRIGIANO Preparo fuoco greco, falariche e diverse altre carezze per i Parcitadi. FRANCESCA Il fuoco greco! Chi si salva? Non l avevo mai veduto. È vero che non si conosce alla battaglia strazio più terribile? È vero che arde nel mare, arde nei fiumi; brucia, le navi. brucia le torri. soffoca. ammorba. Secca, repente il sangue dell uomo. fa delle carni e dell ossa una cenere nera. trae dallo strazio dell uomo urli di belva che Impazza i cavalli, che impietrano i più prodi? TORRIGIANO Morde e divora ogni genia di cose vive e morte. FRANCESCA Ma come siete voi osi di maneggiarlo? TORRIGIANO Noi n avemmo licenza da Belzebú che é il principe dei Demoni e viene parteggiando pei Malatesti. FRANCESCA Qualcuno sale per la scala. Chi È che sale? TORRIGIANO Forse è Messer Giovanni. FRANCESCA (china verso la cateratta) Chi sei tu? Chi sei tu? LA VOCE DI PAOLO Paolo! (Francesca s ammutolisce indietreggiando) Scena Terza (Paolo sale i gradini rapidamente e si volge alla cognate che s è ritratta verso la muraglia. Il balestriere torna alla vedetta) PAOLO Francesca! FRANCESCA Date il segno, Paolo, date Il segno. Non temete Di me, Paolo. Lasciate ch io rimanga A udir lo scocco delle balestre. Donarmi un bello elmetto Voi dovreste, signore mio cognato. PAOLO Vel donerò. FRANCESCA Tornato di Cesena siete? PAOLO Tornato di Cesena oggi. FRANCESCA Smagrato siete un poco e impallidito Anche un poco, mi sembra. PAOLO Medicina non chiedo, erba non cerco Per sanarmi, sorella. FRANCESCA Un erba io m avea, per sanare, In quel giardino dove entraste un giorno Vestito d una veste che si chiama Frode nel dolce mondo. PAOLO Non la vidi, Nè seppi dov io fossi Nè chi mi conducesse in quel cammino, Ma sol vidi una rosa Che mi si offerse più viva che il labbro D una fresca ferita, e un canto giovine Udii nell aria. FRANCESCA Videro gli occhi miei l alba, La videro i miei occhi Sopra di me con l onta e con l orrore. PAOLO Onta et orrore sopra Di me! La Luce non mi trovò dormente. La pace era fuggita Dall anima di Paolo Malatesta E tornata non è, nè tornerà più mai, più mai. Come debbo io morire? FRANCESCA Come lo schiavo al remo Nella galea che ha nome Disperata. Così dovete voi morire. (S odono i tocchi della campana di Santa Colomba. Entrambi gli immemori trasalgono) Ah! dove siamo noi? Chi chiama? Paolo, che fate? (Il torrigiano e il balestriere, intenti a caricare le balestre e a incoccare le aste dei fuochi lavorati, balzano al suono) TORRIGIANO Il segno! Il segno! Viva Malatesta! (Egli accende una falarica e la scaglia verso la città. Dalla botola sale gridando a furia uno stuolo di balestrieri; occupa la piazza della torre e dà mano alle armi e alle macchine) BALESTRIERE Viva Messer Malatesta e la Parte Guelfa! Mora Messer Parcitade, e i Ghibellini! (Dai merli è un grande saettare di fuochi che infiammano l aria caliginosa, Paolo Malatesta sì toglie dal capo l elmetto e lo dà alla cognata) PAOLO Ecco l elmetto che io vi donno. FRANCESCA Paolo! (Paolo sale di corsa alla torre. La sua testa chiomata soverchia la gente d arme che travaglia. Francesca gittato il dono, lo insegue chiamandolo tra lo scocco e il clamore) PAOLO Datemi una balestra! FRANCESCA Paolo! Paolo! PAOLO Una balestra! Un arco! FRANCESCA Paolo! (Un balestriere stramazza con la gota forata da un quadrello avverso) TORRIGIANO Madonna, ritiratevi, per Dio, che si comincia a mordere il battuto qui. CORO DI BALESTRIERI La torre Galassa risponde Viva Messer Malatesta! Viva Verrucchio! (Francesca tenta di respingere i balestrieri che le impediscono il passo. Paolo avendo tolto una balestra, ritto sul murello, saetta a furia, esposto ai colpi avversi, come un forsennato) FRANCESCA Paolo! (Paolo si volge al grido e scorge la donna fra il vampeggiare dei fuochi. Toglie il pavese d un balestriere e la copre) PAOLO Ah, Francesca, scendete! Che demenza è questa? (Egli la spinge giù da una dalle scale laterali. Ella, disotto al pavese dipinto, guata la faccia del cognato furente e bella) FRANCESCA Voi demente! Voi demente! PAOLO E non debbo io morire? (Egli getta il pavese e tiene la balestra) FRANCESCA Non è l ora, Non è venuta l ora. PAOLO Sì questa è l ora, se voi mi guardate Spirare, se mi solevate il capo Da terra con le vostre mani. (Con un gesto impetuoso egli trae la donna verso la finestra imbertescata e le porge la funicella che pende dalla cateratta) Alzate le bertesca. (Paolo raccoglie un fascio di dardi e lo getta ai piedi di Francesca. Poi carica la balestra. Francesca solleva con la fune la bertesca, e per il varco appare il gran mare splendente dell ultima luce. Paolo pone la balestra a mira e scocca) FRANCESCA Questo cimento È il giudizio di Dio per la saetta. Fratello in Dio, la macchia della frode Che hai su l anima tua. Perdonata ti sia con grande amore. (Tenendo nelle mani tesa la fune, elle s inginocchia e fa preghiere, con le pupille sbarrate e fisse al capo inerme di Paolo. La bertesca alzata lascia vedere il mare splendente. Il saettatore carica l arme e scocca, senza tregua. Di tratto in tratto le verrette ghibelline entrano per la finestra e battano nel muro di contro e cadono sul pavimento senza ferire. La crudeltà dell ambascia sconvolge il viso della pregante. Paolo avvendo scagliato alcuni dardi, prende la mira con più acuta volontà come per far colpo maestro; e scocca. S ode il clamore ostile) PAOLO (con atroce gioia) Ah, Ugolino, in mal luogo t ho colto! (Grande intanto sulla torre è la gazzarra dei balestrieri. Taluni trasportano a braccia giù per la botola gli uccisi e i feriti) BALESTRIERE Ah! Messer Ugolino Cignatta è stramazzato da cavallo. È morto! È morto! Vittoria a Malatesta! (Un dardo rasenta il capo di Paolo Malatesta, passandogli attraverso la chioma. Francesca getta un grido, abbandonando la fune; e balza in piedi, prende fra le mani il capo del cognato credendolo trafitto, gli cerca tra i capelli la ferita. Più la sbigottisce il pallore mortale che si sparge sul volto di lui in quell atto. La balestra cade a terra) FRANCESCA Paolo! Paolo! Che mai è questo, o Dio? Paolo! Paolo! Non sanguini, Non hai stilla di sangue sul tuo capo, E sembra che tu ti muoia! Paolo! Paolo! (Ella si guarda le mani per vedere se il sangue le tinga. Sono bianche. Di nuovo cerca, con grande affanno) PAOLO (soffocatamente) Ah non mi muoio! Francesca. Ferro non m ha toccato. FRANCESCA Salvo, salvo e puro! inginocchiati. PAOLO Ma le vostre mani toccato m hanno, e l anima disfatta m è dentro il cuore, e forza più non ho d esser vivo… FRANCESCA Inginocchiati! PAOLO …dopo che ho vissuto Di sì veloce forza… FRANCESCA Pel tuo capo, inginocchiati! Inginocchiati, E rendi grazie a Dio! PAOLO … Tutto raccolto intorno Al mio cuor furibondo il mio coraggio E tutta dentro chiusa La potenza del mio malvagio amore. FRANCESCA Perduto! Sei perduto! Di che sei folle! Pel tuo capo, Di che sei folle, e che l anima tua misera non udi la parola della tua bocca. Scena Quarta BALESTRIERE Vittoria! Viva Messer Giovanni Malatesta! (Lo Sciancato è apparso per la botola, su la scala della Torre Mastra, tutto in arme, con una verga sardesca nella mano. Egli sale i gradini zoppicando, e com è su la cima, leva in alto quel suo terribile spiedo, mentre l aspra sua voce fende il clamore) GIANCIOTTO Per Dio, gente poltrona, Razzaccia sgherra, Io son capace Di manganarvi tutti giù nell Ausa Come carogne. (Paolo raccatta il suo elemetto e, copertosi il capo, va verso la torre, Francesca trapassa verso la porta onde venne, l apre e si china nel vano a parlare) GIANCIOTTO Non amo la gazzarra. Orsù, bisogna Manganare una botte grande. Di , Berlingerio, dov è il mio fratello Paolo? (Smaragdi appare all uscio; poi udito un ordine sommesso della sua signora, dispare. Francesca rimane alla soglia) PAOLO Eccomi. Sono qui, Giovanni. Io era Quelli della finestra imbertescata. GIANCIOTTO (si volge alla gente d arme) Tal colpo esser dovea Di man d un Malatesta, Balestratori di millanterie. (La schiava ricompare con un anguistara e una coppa. Francesca ritorna verso il marito per mostrasi. Gianciotto scende verso il fratello) Paolo, buone novelle Io ti reco. (Egli scorge la sua donna. Subito la sua voce trova un accento più dolce) Francesca! FRANCESCA Salute a voi, Signore, che recate la vittoria. (Lo Sciancato le va incontro e l abbraccia) GIANCIOTTO Mia cara donna, come Ora vi ritrovate in questo luogo? (Ella repugna all abbraccio) FRANCESCA Gran sete voi dovete avere. GIANCIOTTO Sì, ho gran sete. FRANCESCA Smaragdi, porta il vino. (La schiavi si appressa con l anguistara e la coppa) GIANCIOTTO (con attonita gioia) E come, donna, aveste voi pensiero Della mia sete? Cara donna mia! (Francesca versa il vino e porge la coppa al marito. Paolo è in disparte, silenzioso, a vigilare la gente che appresta la botte incendiaria) FRANCESCA Ecco, bevete, È vino di Scio. GIANCIOTTO Prima bevete, in grazia, un sorso. (Francesca accosta le labbra alla coppa) È dolce cosa rivedere la vostra faccia, dopo La battaglia, e da voi avere offerta Una coppa di vin possente, e beverla D un fiato! (Egli vuota la coppa) Cosi, tutto si rallegra Il cuore. E Paolo? Paolo, vieni. Non hai tu sete? Lascia Il fuoco greco per il vino greco. Donna, versategli una piena coppa E bevetene un sorso anco, per fargli Onore; e salutatelo, il perfetto Saettatore. FRANCESCA Salutato già io l avea. GIANCIOTTO Quando? FRANCESCA Quando saettava. Bevete, mio cognato, nella coppa Dove ha bevuto il fratel vostro. E buona ventura Iddio vi dia, All uno come all altro, et anche a me! (Paolo, beve, guardando Francesca nelle pupille. Francesca volge la faccia nell ombra e muove qualche passo verso la torre. La schiava si trae in disparte e resta immobile) FRANCESCA (dal fondo) Sciagura! Non vedete? Non vedete Malatestino, là, Malatestino Portato a braccia dagli uomini d arme, Con le fiaccole? Ucciso l hanno al padre! (Malatestino ferito viene portato su a braccia per la scala della torre, tra fiaccole accese, in sembiante di cadavere. L ombra si fa più folta) Scena Quinta (Francesca accorre verso la compagnia che discende per una delle scale laterali passando tra i balestrieri, i quali tralasciano l opera e fanno ala silenziosi. Gianciotto e Paolo accorrono. Due arcieri portano di peso il giovinetto sanguinoso. Quattro arcieri dai lunghi turcassi l accompagnano con le fiaccole. I portatori adagiano il corpo di Malatestino sopra un fascio di corde. Gianciotto, palpa il corpo del giovine fratello e gli ascolta il cuore) GIANCIOTTO Francesca, no, non è morto! Respira E il cuore ancora gli batte. Vedete? Rinviene. Il colpo tramortito l ha un poco, ma rinviene. Pietra scagliata a mano, non da fionda! Via, non è nulla. Malatestino! Bevi, Malatestino! (Francesca versa tra le labbra del giovinetto qualche stilla da vino. Paolo segue con gli occhi avidi tutti i gesti de lei. Malatestino scrolla il capo; e, al dolore, fa l atto di alzare verso il sinistro occhio ferito la mano ancora chiusa nella manopola. La cognata gli ferma il gesto) MALATESTINO (come un che svegli di subito, con violenza) Fuggirà, fuggirà… Non è sicura la prigione… Io vi dico ch ei saprà Fuggire… Padre, datemi licenza Ch io gli tagli la gola! Io ve l ho preso. GIANCIOTTO Malatestino, non mi riconosci? Montagna è in buoni artigli. Sta sicuro Che non ci fuggirà. MALATESTINO Giovanni, dove Sono? Oh, cognata, e voi? (Egli leva ancora la mano all occhio percosso) Che m ho nell occhio? GIANCIOTTO Un buon colpo di pietra t hanno accoccato. Senti gran dolore? (Il giovinetto si alza in piedi e scrolla il capo) MALATESTINO Sassate di saccardi ghibellini Non hanno da dolere, Mettetemi una fascia e datemi da bere; E a cavallo, a cavallo! (Francesca si toglie la benda che le chiude le gote e gli fascia l occhio) GIANCIOTTO Ci vedi? MALATESTINO Uno mi basta. CORO DI BALESTRIERE (eccitati dal coraggio del giovinetto) Viva, viva Messer Malatestino Malatesta! MALATESTINO A cavallo, a cavallo! (Esce correndo seguito dagli arcieri con le torcie) GIANCIOTTO (volgendosi ai balestrieri) La botte! La botte! È pronto il tutto? (Egli va verso la torre, a guidare l operazione del màngano. S ode il grido gutturale con cui gli uomini accompagnano lo sforzo del sollevare la botte incendiaria e del caricare il màngano. Di sopra I merli, la vampa delle arsioni si spande nel cielo e cresce. Le campane suonano a stormo. S odono squilli di trombe) GIANCIOTTO (su la torre) Pronto? Scarica! Scarica! (S ode lo strepito del màngano che scaglia a distanza la botte provvista della miccia accesa) BALESTRIERI Vittoria a Malatesta! Viva la parte Guelfa! Mora, mora Il parcitade con I Ghibellini! (Paolo va verso la torre ov è ricominciato il getto delle rocche e delle falariche. Francesca, rimasta sola nell ombra, si fa il segno della croce, cadendo, su I ginocchi e prostrandosi fino a terra. In fondo, un chiarore più violento illumina il cielo) BALESTRIERI A fuoco! A fuoco! Mora il Parcitade! A fuoco! Mora il Ghibellino! Viva La parte Guelfa! Viva Malatesta! (Le saette incendiarie partono a volo tra I merli. Le campane suonano a stormo. Le trombe squillano tra la gazzarra nelle vie della città arsa e insanguinata) Zandonai,Riccardo/Francesca Da Rimini/III
https://w.atwiki.jp/kk0201kk0714/pages/2657.html
(歌詞は著作権に触れるため省略) アーティスト:大黒摩季 レベル:5 作詞・作曲:大黒摩季 歌唱範囲:2番サビ 地声最低音:mid2D(アブナイ、さよならの) 地声最高音:hiD(Just Fly Yeah I'm gonna change more) 大黒摩季の2枚目のシングル。 マルちゃん「ホットヌードル」CMソングに起用され、自身初のミリオンヒットを記録。 番組では7回目の登場でようやく歌われた不遇曲でもあった。 最後に訪れる約3秒の高音ロングトーンはまさにラス殺し。乗り越えた後もラストの高音フレーズ「Yeah I'm gonna change more」が待っているため油断しないように。 「アブナイ」や「さよならの」といった半音違いの箇所にも要注意。
https://w.atwiki.jp/system_daba/pages/113.html
(広域)射撃X 定義 射撃X 同一ラインの戦場にいるユニット1体を対象とする。そのユニットの 指揮する兵士Xトループをトラッシュする。 広域射撃X 戦場にいるユニット1体を対象とする。そのユニットの指揮する 兵士Xトループをトラッシュする。 コメント DA,BAにおける主要な戦技であり、最も重要な能力。 2つの戦技の違いは、縦方向のみか斜めも可能かというだけだがこの差は大きい。 DA,BAでは兵士を指揮しているユニットは戦闘ではトラッシュされないため、この戦技を使って先に兵士を無くしてからユニットに攻撃、撃破という形が最もオーソドックスな戦法である。 また、FもしくはFFのタイミングでこの能力を持っていると相手のターン終了時に射撃を行うことによって一時的に実質2回射撃を行うことが出来ることを覚えておこう。 使用コスト、Xの数値、タイミング、広域であるかないか、でその性能は大きく違う。 この能力の意味を理解することが軍師としての第一歩といっても過言ではない。 射撃を持つカード一覧 広域射撃を持つカード一覧